Valutazione della stabilità proteica

Determinare la minima quantità di bentonite necessaria per la stabilizzazione di un vino al fine di non impoverirlo della sua qualità originaria.

Questo è stato l'obiettivo della Ricerca e Sviluppo VASONGROUP nel trattare l'argomento "stabilità proteica": lo studio del punto isoelettrico, del meccanismo di interazione colloidale, della denaturazione delle proteine ha permesso di realizzare un test che non introduce alterazioni arbitrarie e risulta quello che simula in maniera più veritiera il meccanismo dell'instabilità proteica che avviene davvero nel vino: il Proteotest® .

L'informazione che si ottiene porta a un maggior rispetto dell'integrità e della qualità sensoriale del vino da trattare.
Il test viene condotto a temperatura ambiente e nel breve spazio di qualche minuto è già possibile ottenere i risultati.

Nel 2007, nell'ambito di una manifestazione fieristica internazionale, una commissione tecnico-scientifica ha riconosciuto il contenuto innovativo del Proteotest®, frutto della profonda conoscenza delle interazioni colloidali della divisione Ricerca e Sviluppo VASONGROUP.

Nel 2018 uno studio interdisciplinare ha apportato ulteriori conoscenze nell'ambito delle capacità predittive del Proteotest®. Adottando in laboratorio questo sistema di valutazione è possibile capire l'interazione di macromolecole come la CMC e l'acido metatartarico con il vino in esame, fino al punto di capire come queste aggiunte possano alterarne le capacità di essere microfiltrato.

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